DEFINIZIONE ED OBIETTIVI
Il Centro Diurno è un servizio intermedio, semi-residenziale, integrativo degli eventuali interventi di assistenza domiciliare, che assicura agli anziani non autosufficienti la realizzazione di attività diurne, con funzioni di natura psico-socio-assistenziale, di mantenimento delle potenzialità e delle autonomie socio-relazionali della persona.
Il Centro Diurno garantisce attività assistenziali (cura della persona, recupero e/o mantenimento dell’autonomia personale) ed attività psico-sociali (animazione, terapia occupazionale e socializzazione).
Il servizio, collocandosi all’interno di una più ampia rete di prestazioni di natura domiciliare, persegue la finalità di sostenere e garantire la permanenza della persona anziana nel proprio ambiente familiare e domestico, venendo così a sostenere la struttura familiare nel suo carico assistenziale in presenza di non autosufficienti ultrasessantacinquenni. In altri termini, Il Centro Diurno costituisce un servizio di “sollievo” del nucleo familiare dell’anziano non autosufficiente.
L’inserimento diurno in struttura protetta si propone, in particolare, come intervento finalizzato a fornire prestazioni di cura, di supporto, di accudimento e di socialità alle persone anziane non autosufficienti o con ridotta autonomia psico-fisica che, a causa di particolari problematiche sanitarie e/o sociali, necessitano di prestazioni integrative a quelle erogabili a domicilio, sulla base di piani di lavoro individualizzati mirati ad ottenere il miglioramento /mantenimento per consentire la migliore qualità di vita possibile.
DESTINATARI
I destinatari delle prestazioni del Centro Diurno sono i cittadini anziani ultrasessantacinquenni, residenti nel Comune dell’Aquila, che vivono nella propria abitazione e che si trovino in particolari condizioni di salute che ne compromettano la funzionalità e la vita autonoma e per i quali si renda necessario attivare forme di sostegno e/o di accudimento presso strutture organizzate in forma diurna.
Le condizioni di cui sopra, saranno meglio precisate nell’apposito protocollo di intesa tra l’ATS n. 10 L’Aquila e l’AUSL 04 L’Aquila.
Il Centro Diurno è aperto dalle ore 9,00 alle ore 18,00 di tutti i giorni feriali.
TIPOLOGIE DI ATTIVITA’
Per raggiungere questi obiettivi, il Centro prevede attività rivolte alle persone anziane partecipanti e interventi rivolti ai loro familiari/caregivers.
Gli interventi centrati sulla persona saranno di tipo motorio, di tipo cognitivo e di carattere funzionale.
Per attività di tipo motorio si intende una attività motoria di “ginnastica dolce”, studiata e diretta alla popolazione anziana. Questa attività consentirà di mantenere il più a lungo possibile le attività e gli automatismi motori.
Attività di tipo cognitivo prevedono interventi mediante l’utilizzo di spazi in cui le persone possano esprimere i loro pensieri, i loro vissuti emozionali e attuare scambi di esperienze in un clima di accettazione e di rispetto delle loro capacità residue di comunicazione.
Attività di tipo funzionale vedranno i soggetti impegnati in attività di tipo pratico quali riordinare oggetti diversi, imparare ad usare utensili, etc.. Queste attività potranno eventualmente essere affiancate ai trattamenti riabilitativi necessari per alcuni utenti.
Per quanto riguarda i familiari/caregivers, si propone di fornire il caunseling necessario ad affrontare la realtà cognitiva ed emozionale del paziente, fornendo loro un supporto nel riassestare il ruolo dell’anziano non autosufficiente all’interno della unità familiare ed aiutandoli a mantenere un contatto affettivo e comunicativo con la persona anziana. Saranno inoltre fornite informazioni di tipo sociale (assistenza, associazioni etc. ), informazioni sull’uso di ausili esterni (che vanno dagli ausilii per il bagno ad ausilii per la cucina – strumenti di sicurezza attiva e passiva) adatti a facilitare la motricità, l’autonomia e la sicurezza del paziente.
Si propone inoltre di fornire un servizio di diagnosi per il deterioramento cognitivo di tipo progressivo rivolto a pazienti ed in generale (su specifica richiesta), agli anziani che frequentano il Centro Diurno, indirizzato sia alla individuazione della esistenza del deterioramento, sia al monitoraggio del progredire della malattia.
Il programma di attivazione sarà articolato su quattro aree:
- Attività di vita quotidiana;
- Abilità cognitive;
- Emozioni;
- Schema corporeo-motricità.
Attività di vita quoditiana
Gli utenti saranno invitati a ripetere esercizi per mantenere l’orientamento temporo-spaziale e per “orientarsi” nell’ambito familiare (visione di foto e di videocassette con avvenimenti familiari); saranno proposte attività per mantenere le autonomie della vita giornaliera (lavarsi, accudirsi, farsi la barba, truccarsi, vestirsi etc.) e per mantenere la capacità di svolgere piccoli compiti domestici (apparecchiare, scaldare una vivanda, partecipare alla preparazione dei cibi). Inoltre saranno proposte delle attività volte a impegnare attivamente e in modo piacevole il suo tempo (“giochi di società”, visione di brevi filmati).
Abilità cognitive
L’intervento s’incentrerà sulla stimolazione della attenzione (sostenuta e focalizzata) e della memoria (semantica e autobiografica) utilizzando procedure per favorire la acquisizione di strategie e per favorire l’utilizzo di ausili esterni.
Emozioni
Per quanto riguarda l’intervento di questa area, esoo avrà un duplice indirizzo: da una parte si cercherà di stimolare e mantenere la capacità di riconoscere le emozioni altrui e proprie, e dall’altra si cercherà di mettere in condizione le persone di esprimere il proprio stato emotivo sia per confrontarlo con quello degli altri che per comunicarlo ai caregivers.
Schema corporeo-motricità
Le persone anziane saranno sottoposte ad un programma di attività motoria che tenga conto delle condizioni fisiche del soggetto; l’obiettivo è quello di mantenere il più a lungo possibile la percezione corretta del proprio corpo, favorire la capacità motoria del paziente e la corretta postura del corpo.
I trattamenti di stimolazione che riguardano l’autonomia, le abilità cognitive e l’emozione saranno integrati tra loro, in situazioni di tipo “ecologico “.
PERSONALE
Per la realizzazione delle attività del Centro l’Istituzione CSA impiegherà personale, sia dipendente che esterno. Sarà prevista anche la partecipazione dell’Università degli Studi dell’Aquila, Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Scienze Motorie; con quest’ultima è in fase di avvio la collaborazione per lo svolgimento, all’interno della Residenza, di tirocini formativi da parte di studenti neo laureati.
Per la realizzazione delle attività sarà impiegato, in particolare, il personale di seguito indicato:
- un coordinatore responsabile del servizio
- uno psicologo neuropsicologo
- un terapista occupazionale/educatore professionale
- un assistente sociale
- un istruttore di attività fisica
L’istruttore di attività fisica e gli educatori sanitari potranno essere anche tirocinanti delle sopra citate Facoltà.
LOCALI E ATTREZZATURE
I locali da destinare al Centro Diurno sono stati individuati all’interno della Residenza Assistenziale per anziani ex ONPI. In particolare, gli spazi da attrezzare per lo svolgimento delle attività del Centro saranno suddivisi in:
- Aree sufficientemente grandi da permettere a gruppi di 5 persone di fare attività di tipo motorio, con attrezzature sportive individuali;
- Aree per le attività di tipo cognitivo e di tipo occupazionale;
- Locale per i servizi igienici per non autosufficienti;
- Sala utilizzabile per le riunioni di Equipe, necessarie alla predisposizione ed alla valutazione dei PAI;
- Area tecnico professionale per le attività del servizio sociale professionale e per lo psicologo;
- Sala da adibire ad attività di socializzazione in cui confluiranno gruppi più numerosi.
MODALITA’ DI ACCESSO
L’inserimento al Centro Diurno è subordinato alla valutazione da parte della apposita Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), nella ipotesi di presenza di un bisogno complesso che richieda risposte e prestazioni integrate di natura sociale e sanitaria, nonché alla elaborazione di un Progetto di Assistenza Individualizzato (PAI), nel quale si evidenzino gli obiettivi specifici da perseguire, le prestazioni e la durata del Piano.
Per la fruizione di tale servizio ed al fine di regolarne l’accesso sulla base di criteri di omogeneità, sarà predisposto apposito regolamento in cui verranno definiti i compiti istituzionali, le fasi, i tempi, i criteri e le modalità di accesso, gli indicatori di priorità per i soggetti deboli.
Quale strumento di equità, per stabilire le priorità di accesso al servizio sarà adottato l’indicatore ISEE.
Sarà, al riguardo prevista la partecipazione alla spesa da parte degli utenti fruitori.